In fondo all’articolo potrai trovare un fac simile di lettera da inviare al tuo datore di lavoro qualora tu voglia richiedere il risarcimento dei danni da mobbing e la cessazione delle condotte mobbizzanti.
Con la parola mobbing ci si riferisce alle condotte illecite perpetrate nell’ambiente di lavoro ai danni di un dipendente, prolungate nel corso del tempo e idonee a determinare l’insorgenza di un pregiudizio psicofisico.
In quali casi si tratta di mobbing e in quali no?
Il primo elemento da stabilire è la sussistenza delle condotte. Si deve trattare di atti illeciti, non essendo rilevante un pregiudizio derivante dal compimento da parte del datore di lavoro di atti leciti. Ad esempio, se si viene bersagliati da lettere di contestazione disciplinare ma per fatti effettivamente accaduti e rilevanti disciplinarmente, allora sarà irrilevante il patema d’animo che si subisce a fronte delle lettere ricevute, perché le stesse sono lecite.
Se invece gli addebiti sono infondati, allora le contestazioni disciplinari a pioggia sono una delle forme con cui si può attuare il mobbing ai danni di un dipendente.
Tra le altre condotte rientrano:
- l’abuso del potere di controllo durante il periodo di malattia;
- l’utilizzo frequente di espressioni denigratorie e offensive, specie se di fronte ad altri colleghi;
- l’attribuzione di turni di lavoro sconvenienti e spezzati;
- il demansionamento, ecc.
Appurata la sussistenza delle condotte, ai fini della sussistenza del mobbing dovranno ricorrere due ulteriori condizioni:
- Che ci sia un pregiudizio risarcibile; ci si dovrà munire di una perizia medico-legale che possa affermare, senza tema di smentita, che il lavoratore abbia subito un danno alla salute, temporaneo e/o permanente risarcibile
- Che il pregiudizio sia direttamente riconducibile alle condotte mobbizzanti e non ad altri fattori (ad esempio un lutto personale o la fine di una relazione).
Se ricorrono nel Tuo caso tutti gli elementi allora potrai inviare il fac simile di lettera per mobbing che trovi qui sotto.
Ricorda che potrai elencare anche le condotte subite e che dovrai comunque essere in grado, in futuro, di dimostrarle davanti a un giudice. Per questo motivo ti suggeriamo di rivolgerti ad un avvocato esperto in diritto del lavoro fissando un appuntamento.
