Vai al contenuto

Misure sul lavoro del decreto aiuti bis

Cos’è il decreto aiuti bis?

Dopo la pubblicazione del primo Decreto Aiuti, entrato in vigore tramite D.L 17 maggio 2022, n. 50 e successivamente convertito con modificazioni in legge il 15 luglio 2022, n. 91, si è sentita la necessità di operare un miglioramento sistematico a determinate materie di intervento, essendo giudicate fragili e quindi da rafforzare.
Gli argomenti presi in considerazione dal decreto aiuti bis sono:

  • Energia
    Bonus, crediti d’imposta e aiuti alle famiglie contro il caro energia previsto per l’anno 2022/2023
  • Politiche sociali
    Interventi urgenti per l’effettiva attuazione del PNRR
  • Politiche industriali ed economico/commerciali
    I fondi che verranno stanziati si affiancheranno a quelli già versati, per sostenere le imprese e i lavoratori autonomi, nonché qualsiasi dipendente.
    Il decreto auti bis convertito poi in Legge, è entrato in vigore il 23 settembre scorso, trovando una larga intesa nella sua approvazione per contrastare gli effetti economici della crisi internazionale.
    Le proposte indicate, sono necessarie per riuscire a trovare una soluzione adeguata al disagio crescente nel nostro Paese, che se non arginato in tempi relativamente brevi, potrebbe portare a una lenta degenerazione e al tracollo commerciale.

In cosa consiste nello specifico?

Essenzialmente si articola su più punti, facenti capo ognuno a un diverso argomento di interesse, estendendosi attraverso precise considerazioni:

– Intervento doppio sulle pensioni, che si configura in primis con una rivalutazione anticipata degli assegni a decorrere dal dal 1° ottobre 2022, pari al 1.9% o il 2% in caso di quelli con aggiunta al conguaglio dello 0.2% fino a 34.996€, che sarà confermato dal 1° gennaio 2023, ma applicato dal 1° novembre 2022

– Bonus 200 euro (considerato una tantum) erogato una sola volta per coloro che percepiscono redditi inferiori 20mila euro lordi annui, compresi anche i pensionati o eventuali percettori di assegno sociale per invalidi civili, ciechi/sordomuti, nonché dei trattamenti di accompagnamento previsti dalla legge (con decorrenza entro il 1° luglio 2022)

– Bonus contro il rincaro del carburante in materia di trasporto locale su strada

– Riduzione delle bollette di luce e gas, attraverso l’estensione del bonus sociale al quale sarà affiancato lo stop delle modifiche unilaterali per i contratti da parte dei fornitori nazionali.

– Sblocco necessario della cessione del credito per il superbonus (precedentemente introdotto)

– Arricchimento della clausola di salvaguardia per i passati bonus casa

– Rifinanziamento del bonus psicologo

– Aggiunta fondi per il settore dello sport

Quali sono invece le nuove contromisure introdotte sul tema lavoro?

All’interno del decreto aiuti bis, come già descritto, sono presenti numerosi interventi in urgenza su altrettanti temi sociali/commerciali, di cui alcune espressamente formulate per il lavoro e tutte le attività connesse.
Esse propongono agevolazioni specifiche, operando attraverso accorgimenti volti all’aiuto di tutti i dipendenti e aziende in difficoltà presenti sul territorio.
Alcuni delle importanti novità descritte nel decreto aiuti bis quindi, sono:

  • Ottimizzazione dell’esonero contributivo previdenziale per i dipendenti (nel periodo dal 1° luglio al 31 dicembre 2022) che consiste in uno sconto che passerà dallo 0,8 al 2% (incremento) in busta paga per i redditi fino a 35.000 euro (taglio cuneo fiscale al 2%).
    Secondo Legge, viene considerata anche la tredicesima o i relativi ratei erogati nei periodi di paga descritti, con esclusione dei rapporti di lavoro domestico, che prevedono invece una regolazione ben diversa.
    In considerazione dell’eccezionalità della misura, resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.
  • Indennità (anche in questo caso) una tantum del valore di 200 euro per i lavoratori dipendenti.
    Essa è stata introdotta dall’art. 31 del precedente Decreto Aiuti, ed è estesa anche a tutti quei lavoratori con rapporto di lavoro attivo nel mese di luglio 2022, che fino alla data di entrata in vigore del primo Decreto Legge non sono riusciti a beneficiare dell’esonero sulla quota dei contributi previdenziali per ‘invalidità’, ‘vecchiaia’ e ‘superstiti’, poiché possidenti di una copertura di contribuzione figurativa completa dall’INPS
  • Aumento del Fondo per il sostegno del potere d’acquisto per lavoratori autonomi (art. 23)
    Tutte le risorse monetarie del Fondo creato in favore dei lavoratori autonomi in previsione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali dal Decreto Aiuti (art. 33) verrà rifinanziato, portando la somma a 600 milioni di euro entro la fine del 2022.
  • Proroga delle prestazioni lavorative in smart working per lavoratori fragili e genitori di adolescenti under 14
  • Proroga dello smart working semplificato;
  • Aumento dei fondi previsti per le partite e i lavori indipendenti
  • Proroghe di crediti di imposta per le imprese, volte all’acquisto di gas ed energia
  • Maggiori agevolazioni per le aziende che abbiano investito in aree di interesse strategico (es. risorse rinnovabili, green economy, sostenibilità ecc)
  • Rifinanziamento dei contratti volti espressamente allo sviluppo e miglioramento industriale

Conclusioni

In conclusione quindi, si può constatare come il nostro Paese necessiti di punti fermi su cui agire e improntare una strategia che sia efficace e prolungata nel tempo.
L’incertezza che sta caratterizzando questi momenti della nostra realtà è la principale causa del disagio sempre più crescente, che se non opportunamente arginato nel breve periodo, potrebbe compromettere definitivamente l’economia italiana e tutto il suo equilibrio.
Va anche ricordato come la nostra posizione nei confronti delle esportazioni/importazioni a livello internazionale potrebbe essere potenzialmente a rischio in un futuro non troppo prossimo, contribuendo così a un’ulteriore stop alla crescita e allo sviluppo.
Per quanto riguarda il lavoro (come già descritto) è essenziale tutelare aziende, imprenditori autonomi e dipendenti, che già in questi anni avevano subito molte vessazioni e delusioni, essendo stati portati allo stremo delle loro capacità dalla pandemia.
Dovranno quindi essere valutati bonus e agevolazioni statali in grado di non far morire quella branca della nostra economia ancora attiva e salda, che ha sempre fatto parte di una società che deve essere tuttora ritenuta importante in un panorama europeo/mondiale in forte cambiamento.
Incrementare qualsiasi fondo quindi, non è solo utile, ma obbligatorio nei confronti di tutti i lavoratori, poiché avere a cuore la salute delle nostre aziende è indice di rispetto e voglia di miglioramento rispetto alle più nere prospettive all’orizzonte.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *