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Come fare vertenza al datore di lavoro con avvocato o sindacato

Si può prendere l’iniziativa di aprire una vertenza nei confronti del datore di lavoro per diversi motivi e indipendentemente dal fatto che il rapporto sia ancora in corso o sia cessato in seguito a licenziamento.

L’oggetto della vertenza può riguardare anomalie della retribuzione, dell’orario di lavoro, di ferie e permessi, ma anche il lavoro in nero, il motivo del licenziamento e i mancati pagamenti di indennità a cui il lavoratore ha diritto. I termini per la prescrizione della vertenza sono di cinque anni dal momento del mancato rispetto del diritto, ma è bene agire tempestivamente e non attendere oltre i sei mesi per richiedere ciò che spetta. Nel caso invece che si voglia contestare un licenziamento, occorre farlo entro 60 giorni dal ricevimento della lettera ed è assolutamente necessario conservare anche la busta (per i timbri postali).

Vertenza : come si svolge?

Per promuovere una vertenza ci si deve rivolgere a un avvocato di diritto del lavoro o ai sindacati. Sia l’avvocato del lavoro che i sindacati, prima di dare inizio al procedimento, vagliano la situazione esaminando la documentazione presentata dal lavoratore (buste paga, CUD, comunicazione di licenziamento) e, una volta riscontrate le irregolarità, viene inviata una lettera raccomandata al datore di lavoro per informarlo di ciò che gli viene contestato e per invitarlo a un incontro per addivenire a una soluzione.
Viene dunque fissato un appuntamento che può portare a una soluzione immediata, ma anche a una lunga trattativa tra sindacato o legale e il datore di lavoro e in alcuni casi si preferisce svolgere i diversi incontri presso l’Ufficio del Lavoro, dove un addetto funge da parte terza neutrale ed esperta in materia. Il lavoratore viene costantemente informato degli sviluppi della situazione dal suo rappresentante.

Quando è necessario l’avvocato del lavoro?

Se il datore di lavoro rifiuta di partecipare o non viene raggiunto un accordo tra le parti, la vertenza prosegue seguendo le vie legali e il Giudice del Lavoro è chiamato a pronunciarsi sul caso. Il lavoratore a questo punto deve farsi assistere obbligatoriamente da un legale e, qualora il suo budget sia ridotto, le organizzazioni sindacali solitamente mettono gratuitamente a sua disposizione un professionista convenzionato.

Nell’arco di uno o due anni si ha il pronunciamento del giudice che emette una sentenza ingiuntiva di pagamento se vi sono state irregolarità nei pagamenti o può disporre la riassunzione in caso di licenziamento senza giusta causa.

Andrea Mannino avvocato del lavoro dirittilavoro

Mi chiamo Andrea Mannino e sono un avvocato specializzato in Diritto del Lavoro.

Rivolgiti a me per qualunque problema legato alla sfera lavorativa.

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